2/2016

LESSICO DI ETICA PUBBLICA – Anno VII, Numero 2/2016 – ISSN 2039-2206 – a cura di A. Pirni, A. Bruzzone, M. Sghirinzetti

A. Pirni, A. Bruzzone, Tra morale e politica: un dialogo (in-)cosciente? Linee per un percorso tematico

R. Gatti, Interiorità e politica: un’annotazione su Blaise Pascal

È pressoché impossibile trattare di “interiorità e politica” senza far riferimento a Pascal. Dopo aver esplorato alcuni aspetti della sua meditazione sull’animo umano, si cerca di mostrare che, a differenza della maggior parte delle versioni moderne dell’individualismo (legate, in origine, il più delle volte, a un’opzione deistica che per l’autore…

C. La Rocca, Kant e il problema della coscienza

L’appello alla coscienza ha ancora una grande importanza nel ragionamento morale comune e nel discorso politico; allo stesso tempo, il concetto di coscienza ha svolto nel XX secolo un ruolo solo limitato nella fondazione filosofica dell’etica. Questo è il tratto fondamentale del “problema della coscienza” menzionato nel titolo. In relazione…

M. De Caro, Libero arbitrio e giustizia

Secondo un crescente numero di autori contemporanei, scienze cognitive e neuroscienze avrebbero dimostrato, o almeno suggerirebbero con forza, l’illusorietà delle idee di libero arbitrio, di responsabilità morale e di merito. Se questi autori avessero ragione, allora tutte le concezioni retributivistiche della pena (tanto nella loro componente positiva quanto in quella…

P.M. Kolychev, L’ontologia relativa e il fondamento dell’etica del futuro

Punto di partenza dell’ontologia relativa è il principio di differenziazione: esistere significa differire. Questo principio ci conduce a una prospettiva di sviluppo globale in cui si passa dall’essere somatico all’essere antropologico e infine a quello teologico. Il fondamento dell’etica del futuro consiste nel tendere verso l’essere teologico. Il primo passo…

F. Totaro, Per una politica del riconoscimento della dignità d’essere

Il rapporto tra politica e morale, nel corso della modernità, è stato connotato da un dualismo persistente. Sarebbe necessario sacrificare la morale a vantaggio degli scopi politici. Conseguentemente, chi agisce politicamente dovrebbe cessare di agire moralmente. Alla base della questione c’è una visione dicotomica dello statuto dell’azione umana, cioè una…

R. Pilotti, Dignità dell’uomo e cittadinanza globale: Kant alle origini del cosmopolitismo giuridico

Nella Metafisica dei costumi, Immanuel Kant inserisce la proposta di un “diritto cosmopolitico” entro una prospettiva più ampia, di carattere morale. Le considerazioni sulla struttura dell’orbe terraqueo lasciano, infatti, emergere una più profonda riflessione sulla natura umana, sulla sua limitazione costitutiva e sulla sua inalienabile dignità. Obiettivo di questo studio…

I. Rotella, Modello freudiano e modello nietzscheano intorno alla questione della Rangordnung

Il presente contributo intende avanzare una proposta di lettura riguardante il rapporto Freud-Nietzsche. Pur tenendo presente la vasta letteratura sull’argomento, generalmente orientata ad avvicinare questi due autori, il contribuito intende invece evidenziare la radicale differenza di prospettive etico-politiche. Dopo una breve introduzione (I) fornirò una descrizione generale del concetto di…

M. Marras, Abnegazione, dignità e rispetto di sé. Il femminismo liberal di Jean Hampton

Il concetto di rispetto di sé gioca un ruolo fondamentale nella filosofia di Jean Hampton. Attraverso l’analisi di alcuni scritti a carattere squisitamente femminista, composti nei primi anni Novanta, il saggio si concentra sulla necessità di considerare le relazioni intime come problemi politici. Le asimmetrie presenti in tali relazioni, che…

L. Lovelli, L’incontro-scontro tra coscienza morale e coscienza politica nel pensiero di K.-O. Apel

Intendo qui analizzare come il binomio “coscienza morale-coscienza politica” si configura nell’opera di K.-O. Apel, proponendo una lettura, in senso lato, fenomenologica, della strategia apeliana di fondazione dell’“etica del discorso”, che verrà presentata non tanto come un argomento volto alla giustificazione di norme morali fondamentali, quanto piuttosto come un procedimento…

E. Piromalli, Il riconoscimento tra etica, morale e politica

In questo articolo intendo mostrare come la componente etica predominante nel paradigma del riconoscimento (in particolare nella versione di Axel Honneth) possa essere utilmente integrata dalla dimensione morale e da quella politica ricavabili a partire dal concetto stesso di riconoscimento. Dopo aver illustrato l’«eticità formale del riconoscimento» proposta da Honneth…

G. Prejanò, Tra morale e politica: l’importanza dell’universo valoriale dei diritti umani

L’intervento proposto ha come oggetto la valenza universale dei diritti umani a partire dalla Dichiarazione del 1948, e attraverso la riflessione di Norberto Bobbio e Jeanne Hersch: entrambi, infatti, hanno considerato i diritti umani come punto di riferimento imprescindibile in campo morale e politico.

[P. Zucconi], Thomas Casadei, Il rovescio dei diritti umani. Razza, discriminazione, schiavitù, con un’intervista a Étienne Balibar, DeriveApprodi, Roma 2016, pp. 133

[G. Vissio], Frédéric Lordon, Capitalismo, desiderio e servitù. Antropologia delle passioni nel lavoro contemporaneo, DeriveApprodi, Roma 2015, pp. 215

[F. Rossi], Maria Lalatta Costerbosa, Il silenzio della tortura. Contro un crimine estremo, DeriveApprodi, Roma 2016, pp. 129

[A. Lacchei], Edoardo Greblo, Etica dell’immigrazione. Una introduzione, Mimesis Edizioni, Milano-Udine, 2015, pp. 121

[A. Loretoni], Alessia Belli, Che genere di Diversity? Parole e sguardi femminili migranti su cittadinanza organizzativa e sociale, FrancoAngeli, Milano 2016, pp. 194