G. Lingua, Le pratiche filosofiche di comunità, le sfide dell’educazione e il bisogno di comunità. Riflessioni sulle implicazioni della Philosophy for communities
Abstract
L’analisi che propone questo articolo parte dall’esperienza del progetto "Filosofia e pratiche di Comunità", utilizzandola come occasione per una serie di riflessioni più generali sul contributo che la "Philosophy for Communities" può offrire all’articolazione epistemologica della filosofia e al suo possibile ruolo pubblico. Dopo una breve ricostruzione del protocollo utilizzato nella P4C e dei suoi elementi principali, vengono analizzati due nuclei teorici particolarmente rilevanti in ordine all’autocomprensione della natura della filosofia e alla individuazione del ruolo che può avere oggi nel discorso pubblico. A partire dalla valorizzazione lipmaniana del pensiero caring si illustrerà il senso in cui questa specifica pratica filosofica comunitaria contribuisce a ridefinire la natura stessa della filosofia, in quanto inserisce il “pratico” come elemento costitutivo e produttivo del “teoretico” e non semplicemente come un momento a esso aggiuntivo. Questo profilo pratico consentirà di mostrare come la "Philosophy for Communities" possa aiutare a trovare nuove figure, meno strumentali e utilitaristiche, alla relazione sociale. Ciò consentirà di concludere l’articolo con una sintetica riflessione sul rapporto tra pensiero e comunità, cercando di esplicitare quale forma prenda questo secondo concetto che è parte integrante della pratica filosofica che ci interessa.Abstract (english)
The aim of this paper is to describe how "Philosophy for Communities" can explain the epistemological aspects of philosophy and its public role. In the first part of the paper, I will briefly describe the "Philosophy for Communities" protocol; after this, I will discuss two theoretical concepts, which are particularly relevant to understand the nature of philosophy and its role in the public sphere. Starting from the lipmanian category of caring thought, I will describe how "Philosophy for Communities" can redefine the nature of philosophy: more specifically, I will analyze how it defines the “practical” side of thought as a constitutive and productive element of the “theoretical” one. This “practical” profile will show how "Philosophy for Communities" can help to find new models of social relationship and to reject an instrumental and utilitarian perspective. The paper ends with a brief reflection on the connection between thought and community, with a special regard to the latter one.