A. Dichio, Il principio di verifica morale dell’azione politica pubblica. Dalla post-verità alla trasparenza informativa
Abstract
Con l’avvento delle nuove tecnologie elettroniche il modo di fare politica è profondamente cambiato, poiché le caratteristiche di questi dispositivi hanno progressivamente invogliato i cittadini ad esercitare il proprio diritto alla partecipazione democratica. Questo ha posto le basi per la costituzione di una sfera pubblica elettronica, in grado di occuparsi di politica in una maniera inedita, accorciando le distanze tra i palazzi del potere e i cittadini. Tuttavia, i problemi che questo cambio di prospettiva implica impongono una riflessione filosofica sulla necessità di trasparenza delle informazioni e delle azioni, che chiamano in causa la dimensione morale degli utenti online. Osservare ciò che è reso pubblico non basta per valutare come opera la politica. Così diventa prioritario individuare un criterio di valutazione che faccia appello alla ragione e a una maggior conoscenza delle ICT, ponendo fine all’epoca del pathos in Rete.Abstract (english)
The Information and Communication Technologies (ICT) have deeply changed the way to do politics, because the features of these devices have progressively encouraged the citizens to exercise their right to democratic participation. This laid the groundwork for the foundation of a public electronic sphere that was able to get involved in politics in an unprecedented way, shortening the gap between power politics and citizenship. However the problems caused by this change of perspective impose a philosophical reflection on the need of transparency of information and actions, dealing with the moral dimension of users. Considering what is made public is not enough to value how politics work. Therefore it becomes a priority to find an evaluation criteria that implies rationality and a best awareness of ICT, ending the pathos on Internet.