A. Carrieri, Ritorno al Paradiso. Considerazioni sul Giardino come allegoria politica a partire da Giorgio Agamben

Autore: | Rubrica: Questioni | 1.141 Visite No comments

Abstract

Il presente saggio intende approfondire il rapporto tra Eden e giardini terrestri e, più in generale, quello tra potere e giardino, a partire da alcune delle tesi enunciate da Giorgio Agamben in Il Regno e il Giardino. L’intento è quello di dimostrare che, a differenza di quanto egli sostiene, il Giardino non è affatto estraneo al potere profano e ne rappresenta piuttosto il più fedele riflesso: la superficie dove affiorano segni del suo dominio e del suo declino. Come si vedrà, inoltre, il potere e la religione capitalistica hanno inglobato il paradigma del Giardino, riducendolo a merce e coinvolgendolo nello stesso destino colpevole dell’uomo. Pertanto, è solo in virtù del suo indissolubile legame con il potere che il Giardino può essere assunto come una efficace allegoria politica capace di offrire una prospettiva critica sull’esistente.

Abstract (english)

This essay aims to explore the relationship between Eden and earthly gardens and, more generally, those between power and Garden, by starting from some of the theses stated by Giorgio Agamben in Il Regno e il Giardino. The intention is to demonstrate that, unlike what he claims, the Garden is not extraneous to the profane power and represents rather its most faithful reflection: the surface where signs of its domination and decline emerge. As we will see, moreover, power and capitalistic religion have incorporated the paradigm of the Garden, reducing it to a merchandise and involving it in the same culpable destiny of man. Therefore, it is only because of its indissoluble bond with power that the Garden can be assumed as an effective political allegory able to offer a critical perspective on the real.


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