Antonio Scala, On Deciding Truth and Falsehood in Hyperbolic Digital Spaces

Autore: | Rubrica: Questioni | 353 Visite No comments

Abstract

In questo saggio approfondiamo il panorama complesso degli spazi digitali e le formidabili sfide che pongono alle euristiche umane. La peculiare struttura “iperbolica” che caratterizza questi spazi, in cui l’interazione reciproca fra le connessioni e le relazioni tra entità digitali li rende allo stesso tempo ricchi ed elusivi, serve come quadro fondamentale per la nostra successiva analisi, in cui ci concentriamo specificamente sul ruolo indispensabile svolto dagli algoritmi nel rendere questi spazi digitali navigabili.
Al centro della nostra esplorazione si trova la tesi centrale che fonda la nostra prospettiva: gli algoritmi sono indispensabili per permettere una navigazione digitale ma intrinsecamente inclini a introdurre pregiudizi nel processo di ricerca. In particolare, l’applicazione di algoritmi completamente imparziali comprometterebbe l’utilità stessa degli spazi digitali. La nostra posizione sottolinea l’equilibrio delicato tra gli imperativi dell’esplorazione e le necessità di personalizzazione negli ambienti digitali.
Analizziamo quindi esplicitamente il collegamento fra la natura iperbolica degli spazi digitali e le sfide inerenti ai nostri sforzi nella ricerca di informazioni. In questo contesto, sottolineiamo come gli algoritmi per classificare la veridicità delle informazioni digitali siano sempre vincolati da teoremi matematici fondamentali.
Concludiamo osservando come gli algoritmi, pur servendo ad amplificare le nostre capacità, nel mondo digitale, non possano mai sostituire completamente le complesse sfumature del giudizio umano e delle considerazioni etiche. La nostra tesi sull’interazione dinamica tra la navigazione algoritmica ed i processi decisionali umani sottolinea l’imperativo di riconoscere e convivere con le limitazioni intrinseche degli algoritmi.

Abstract (english)

In this essay, we delve into the intricate landscape of digital spaces and the formidable challenges they pose to human heuristics. We commence by analysing the unique “hyperbolic” structure characterizing these spaces, where the interplay of connections and relationships between digital entities is both abundant and elusive. This initial exposition serves as a foundational framework for our subsequent in-depth analysis, specifically focusing on the indispensable role played by algorithms in rendering these digital landscapes navigable.
At the heart of our exploration lies a central thesis that defines our perspective: algorithms are simultaneously essential for the facilitation of efficient digital exploration and inherently predisposed to introducing biases into the process. We argue that the pursuit of entirely unbiased algorithms would obstruct the very usability of digital spaces. This stance underscores the delicate equilibrium between the imperatives of exploration and the need for personalization in digital environments.
We then draw explicit connections between the hyperbolic nature of digital spaces and the challenges inherent in our information-foraging endeavours. In this context, we examine how algorithms to classify the veracity of digital information are always constrained by fundamental mathematical theorems.
We conclude by observing how, within the digital realm, algorithms serve to amplify our capabilities, but they can never fully supplant the intricate complexities of human judgment and the nuanced considerations of ethics. Our thesis centres on the dynamic interplay between algorithmic navigation and human decision-making, underscoring the imperative to coexist with and acknowledge the inherent limitations of algorithms.


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