S. Ferrari, Il ritorno a un’economia di mercato civile. Una critica a Max Weber
Abstract
Lo studio dell’economics of religion è un nuovo ambito di ricerca favorito dalla rilettura, in territorio anglosassone, del saggio di Weber L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. Weber ha giustamente messo in luce quanto la matrice culturale e religiosa protestante abbia favorito certi processi storici e economici, trascurando però la nascita dell’economia di mercato civile che precede la Riforma Protestante di almeno tre secoli, favorita in particolar modo dall'esperienza francescana, il cui fine era il bene comune. Quest’articolo si propone di ripercorrere le tappe dell’economia di mercato civile fino alla nascita di una nuova prospettiva antropologica (prima Machiavelli, poi Hobbes e Mandeville e infine Bentham) secondo cui lo scambio economico si fonda allora a partire dal perseguimento dell’interesse personale e sulla trasformazione del bene comune in bene totale.Abstract (english)
The study of the economics of religion is new area of research favored by rereading, in Anglo-Saxon territory, Weber’s essay The Protestant Ethic and the Spirit of Capitalism. Weber has rightly focused the cultural and religious matrix Protestant but he ignored the emergence of a market economy in the Franciscan experience. The Franciscan experience’s goal was the common good. This article aims to retrace the civilized market economy until the birth of a new anthropological perspective (before Machiavelli, Hobbes and Mandeville, and then finally Bentham). That economic exchange is based on the transformation of the common good in total good.