Alexandros Schismenos, Telepresence as a social-historical mode of being. ChatGPT and the ontological dimensions of digital representation
Abstract
Nel 1956, in piena guerra fredda, una conferenza di scienziati al Dartmouth College negli Stati Uniti annunciò il lancio di un audace progetto scientifico, l’Intelligenza Artificiale (I.A.). Dopo l’iniziale fallimento degli sforzi della “Hard AI” di produrre un’intelligenza simile a quella umana, alla fine del XX secolo è emerso il movimento della “Soft AI”. Invece di essere orientato a imitare il comportamento umano in relazione a compiti specifici, ha preferito cercare modi alternativi di eseguire i compiti basati sulle particolari funzioni e strutture della macchina. Il fattore decisivo è stata la combinazione della tecnologia di apprendimento automatico con le comunicazioni digitali online, l’incontro tra l’IA e Internet. Le applicazioni dell’IA “soft” sono quelle che vediamo nel mondo dei dispositivi automatici “intelligenti” che informano la nostra vita sociale digitale. Nel seguente articolo mi concentrerò su una particolare applicazione dell’IA per le discussioni online con utenti umani, ChatGPT, per mostrare le implicazioni della tecnologia digitale online nelle modalità storico-sociali dell’esistenza umana. ChatGPT è un’applicazione che combina l’IA con Internet, le possibilità della corrispondenza tra macchine e le potenzialità della tele-comunicazione umana. Il mio approccio si concentra sulle implicazioni fenomenologiche e storico-sociali della proliferazione della tecnologia AI per quanto riguarda la coscienza e la socialità umana.Abstract (english)
In 1956, amidst the Cold War, a conference of scientists at Dartmouth College in the United States announced the launch of a bold, scientific project, Artificial Intelligence (A.I.). After the initial failure of “Hard AI” efforts to produce a human-like intelligence, the “Soft AI” movement emerged in the late 20th century. Instead of being oriented towards imitating human behaviour concerning specific tasks, it preferred to seek alternative ways of performing tasks based on the particular functions and structures of the machine. The decisive factor was the combination of Machine Learning technology with Digital Online Communications, the meeting between AI and the Internet. The applications of “Soft” AI are those we see in the world of “smart”, “intelligent” automatic devices that inform our digital social life. In the following article, I will focus on a particular application of AI for online discussions with human users, ChatGPT, in order to show the implications of online digital technology in the social-historical modalities of human existence. ChatGPT is an application that combines AI with the Internet, the possibilities of Machine correspondence with the potentialities of human telecommunications. My approach focuses on the phenomenological and social-historical implications of the proliferation of AI technology as regards human consciousness and sociality.