C. Rebuffo, «Ricordati che devi morire!»; «Tu non morirai!». Terapie e strategie dinanzi alla paura della morte

Autore: | Rubrica: Ricerche | 2.182 Visite No comments

Abstract

Questo breve saggio tratta delle strategie che, in senso terapeutico, sono state escogitate nel corso della storia, per sfuggire, per quanto possibile alla paura della morte. Dopo una breve premessa, il primo paragrafo è, in particolare, dedicato a una ricostruzione storica dall’Antichità all’Ottocento sotto il segno dell’emblematica esortazione “Ricordati che devi morire!”, mentre il secondo si concentra esclusivamente sulla postmodernità, il cui approccio è a mio parere riassumibile nella formula marceliana del “Tu non morirai!”. Il leitmotiv della seconda parte, infatti, è proprio il pensiero del filosofo francese, le cui riflessioni intorno alla morte di sé e di coloro che si amano o, meglio, che si sono amati, offrono una lettura quanto mai puntuale dell’approccio dell’uomo del Novecento nei confronti della morte.

Abstract (english)

This short essay deals with all the main strategies that men used during the history – in a therapeutic way – to elude the fear of the death. After a short Introduction, in the first paragraph I have tried to offer a historical reconstruction from the ancient times to the Nineteenth century based on the emblematic exhortation “Remember you must die!”. The second paragraph is then exclusively dedicated to the postmodern age and its typical approach which can be – I guess – condensed in Gabriel Marcel’s sentence “You will not die!”. The leitmotiv of this second part is, in fact, exactly Marcel’s thought and his reflections around the death of itself and the death of those we love (or better, we have loved) because those reflections really offer an accurate vision of the typical approach of the Twentieth century man in front of the death.


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