E. Clarizio, Dalla “tecnologia generale” alla filosofia sociale. L’epistemologia analogica di Canguilhem e Simondon

Autore: | Rubrica: Ricerche | 1.764 Visite No comments

Abstract

La nozione di “tecnologia generale” svolge un ruolo chiave sia nell’epistemologia del vivente di Canguilhem che nell’epistemologia della tecnica di Simondon. Essa mostra la porosità concettuale fra la tecnologia e la biologia e rileva una certa commensurabilità fra gli oggetti di studio dell’una e dell’altra. La sua specificità è dunque quella di fungere da cinghia di trasmissione fra ambiti del sapere distinti, fondando così un metodo peculiare che può essere definito come epistemologia analogica. Tale metodo valorizza le analogie operazionali a discapito delle differenze ontologiche e sfocia infine su una teorizzazione del sociale: la società non è più intesa come un’opera (contro natura) dell’uomo, ma come il milieu di ogni operazione di individuazione.

Abstract (english)

The notion of “general technology” plays a key-role both in Canguilhem’s epistemology of biology and in Simondon’s epistemology of technology. It shows the conceptual porousness of the border between technology and biology and points out a certain commensurability between the beings investigated by the one and by the other. So, its specificity consists in linking different areas of knowledge, starting thus a method that could be defined analogic epistemology. Such method enhances operational analogies to the detriment of ontological differences and flows at last into a theorization of the social: society is no longer seen as man-made (against nature), but as the milieu of every operation of individuation.


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