G. Lingua, Legati ma non incatenati. Rischi e potenzialità del comune nella comunità

Autore: | Rubrica: Questioni | 1.506 Visite No comments

Abstract

L’obiettivo del saggio è evidenziare una aporia tipica del modo con cui la modernità ha pensato la comunità nel vuoto creatosi con la fine degli ordini simbolici condivisi che si è soliti attribuire alle comunità organicistiche tradizionali. Per un verso infatti, mai come nelle società radicalmente pluralizzate si manifesta il bisogno di comunità, cioè l’esigenza di legami duraturi che sappiano far fronte alla crescente atomizzazione sociale, per l’altro non è però possibile riproporre una figura idiosincratica del legame sociale, cioè una forma immunitaria di comunità che finisce per non riconoscere ciò che è comune, ma di incresparsi sul “proprio”. Per delucidare questa aporia l’autore propone un breve percorso imperniato sul passaggio da una concettualizzazione in negativo ad una concettualizzazione in positivo della comunità, analizzando le due polarità sviluppatesi sul versante sociologico (Gemeinschaft/Gesellschaft) e filosofico-politico (individuo e società). Con questo orizzonte di partenza il saggio fa poi interagire una linea di riflessione strettamente ontologica che ha il proprio fulcro nella filosofia della comunità di Jean-Luc Nancy e per obiettivo un’interpretazione non sostanzialistica del legame sociale.

Abstract (english)

This paper aims to point out a typical paradox in the way modernity tried to think community in the context of the void created by the end of shared symbolic patterns, and thus of what is normally understood as the traditional form of communitarian bond. A growing and unprecedented need for community, that is for long-lasting bonds able to react to the growing social disintegration, can in fact be found in our radically pluralized societies; nevertheless, it’s not possible to propose an idiosyncratic form of social bond, that is an immunitarian form of community that doesn’t allow to recognize what is “common” but rather forces to focus on what is “own”. To explain this paradox the author starts from a negative conceptualization of the notion of community and suggests to switch to a positive one; in order to do so he analyzes the topic both from the sociological point of view (Gemeinschaft/Gesellschaft) and from the philosophical-political one (individual/society). This framework considered, the paper deals with some “ontological” attempts to understand community in a non-substantial way (the main focus will be on the philosophy of Jean-Luc Nancy).


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