G. Lingua, Scuse di stato e altre richieste di perdono storico. Problemi e promesse della riconciliazione delle memorie
Abstract
Negli ultimi decenni si sono moltiplicate le richieste di perdono da parte di istituzioni (stati e chiese in particolare) per i propri crimini collettivi passati. Il presente saggio analizza da un punto di vista filosofico il senso di questa attitudine nei confronti della memoria e dei suoi effetti politici. A partire da alcuni esempi emblematici ci si interroga innanzitutto sulla natura del legame tra passato e presente, e sulla possibilità di concepire una responsabilità verso le colpe delle generazioni precedenti. Riferendosi poi ai lavori di P. Ricoeur, l’autore analizza il nesso tra memoria e perdono e fa emergere il profilo morale implicato dalla memoria collettiva e la sua rilevanza per comprendere il significato delle scuse di stato. In conclusione viene preso in esame il profilo più strettamente politico della responsabilità nei confronti delle violenze del passato, analizzando la nozione di giustizia ricostruttiva proposta da J.-M. Ferry.Abstract (english)
In the last decades a lot of institutions, as states and churches, have asked forgiveness for collective crimes of the past. This paper analyse, from a philosophical point of view, the meaning of this attitude towards political effects of the collective memory. Beginning from some symbolic examples, first of all the text studies first of all the nature of the bond between past and present, and the possibility to conceive a responsibility toward the culpability of the preceding generations. Then, relating to writings of P. Ricoeur, the author analyzes the connection between memory and forgiveness and he highlights the moral profile implicated by the collective memory and his importance to understand the meaning of the State apology. In conclusion is taken more tightly in examination the political profile of the responsibility towards the violence of the past, with particular attention to the notion of “reconstructive justice”, proposed from J.-M. Ferry.