L. H. Meyer, Dimensioni temporali nel dibattito sulla giustizia climatica

Autore: | Rubrica: Questioni | 974 Visite No comments

Abstract

Rispetto ai paesi meno sviluppati, i paesi altamente industrializzati hanno le maggiori responsabilità storico-causali per i cambiamenti climatici. Contemporaneamente a dei benefici relativamente grandi, hanno subito piccoli danni dai conseguenti cambiamenti climatici. Il problema del cambiamento climatico è un problema intergenerazionale e internazionale distributivo con una significativa dimensione storica. Le dimensioni del tempo futuro, passato e presente sono collegate in modo complesso. Innanzitutto, sulla base di un approccio intergenerazionale sufficientarista basato sui bisogni, possiamo argomentare a favore di un bilancio globale di emissioni carbonio compatibile con la protezione dei diritti sociali delle persone future. In secondo luogo, le conseguenze delle attività che hanno generato emissioni in passato sono significative per una equa assegnazione dei restanti diritti di emissione. In terzo luogo, nonostante la logica distributiva sia di importanza centrale per rispondere alle perdite ed ai danni causati da emissioni storiche, le richieste di giustizia compensativa diventeranno sempre più significative quando si potrà dimostrare che le attività delle persone attualmente viventi che generano emissioni causeranno danni ingiustificati alle persone future.

Abstract (english)

Compared to the less developed countries highly industrialized countries bear main historical-causal responsibility for climate change while, at the same time, having comparatively large benefits, but small damages from the resulting climate change. The problem of climate change is a distributive intergenerational and international problem with a significant historical dimension. The time dimensions of future, past, and present are interlinked in complex ways. Firstly, on the basis of intergenerational needs-based sufficientarianism we can argue for a global carbon budget compatible with protecting the welfare rights of future people. Secondly, the consequences of historical and past emission-generating activities are significant for the fair allocation of the remaining permissible emission rights. Thirdly, while the distributive rationale also is centrally important for responding to loss and damages caused by historical emissions, compensatory justice claims increasingly will become significant when currently living people’s emission-generating activities can be shown wrongfully to cause unjustified harm to future people.


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