L. Mazzone, Ipocrisia democratica: il più desiderabile dei vizi politici? Fra apatia democratica e passioni autocratiche

Autore: | Rubrica: Questioni | 1.171 Visite No comments

Abstract

Un “mondo dove nessuno si preoccupa di ammantare di una retorica umanitaria la propria spietatezza” è di certo più riconoscibile e, con ogni probabilità, meno desiderabile di uno in cui ci si azzuffa “con una gang di educati elitisti egualitari che nascondono le proprie ambizioni dietro nobili ideali”, per il semplice fatto che solo nel primo è in gioco la vita. Diversi autori hanno esteso le medesime conclusioni anche alla teoria politica: l’ipocrisia degli attori politici di una democrazia sarebbe di gran lunga preferibile al cinismo spudorato perché fornirebbe una conferma indiretta della rilevanza di certi valori democratici, anche se solo in maniera fittizia. Nel corso di questo contributo ricostruirò i principali argomenti avanzati nel dibattito teorico-politico contemporaneo in favore dell’ipocrisia in politica. Oltre a ricostruire le argomentazioni e i principali limiti di un simile indirizzo teorico, distinguerò il concetto di ipocrisia democratica da quello più generico di ipocrisia politica, per poi mettere in luce i rischi e le derive antidemocratiche innescate dalla strumentalizzazione retorica degli ideali di eguale libertà.

Abstract (english)

A world in which no one bothers to cover their ruthlessness under the cloak of humanitarian rhetoric" is more recognizable and, arguably, less desirable than one in which people struggle against "a gang of polite, egalitarian elitists" who hide their ambitions behind noble ideals. The reason for this preference is quite obvious: only in the first case is life at stake. Several authors have extended the same conclusions to political theory: hypocrisy of political actors in a democracy would be more preferable than shameless cynicism because it would indirectly – i.e.: fake – confirm the relevance of certain democratic values. In this contribution I will reconstruct the main arguments advanced in the contemporary theoretical-political debate in favor of hypocrisy in politics. Besides analyzing the main reasons and limitations of this theoretical perspective, I will distinguish the concept of "democratic hypocrisy" from that of political hypocrisy. Finally, I will shed light on the risks and autocratic drifts due to the rhetorical instrumentalization of democratic promises of equal freedom


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