L. Peyron, La redenzione della carne in tempo di pandemia. Luoghi, persone e prossimità al tempo del coronavirus
Abstract
Il Covid-19 ha imposto modifiche radicali cambiandoci tanto come individui quanto come società. La necessità di distanziamento fisico e l’assenza di scambio concreto hanno reso il digitale uno strumento ancor più presente nella nostra quotidianità, fino a trasformarlo in un’ancora di salvezza sociale e financo religiosa, privando però la comunità di uno dei tratti culturali che la caratterizzano: la corporeità. Questo contributo intende sostenere la correlazione tra la prospettiva del bene comune ed il bene della corporeità usando la liturgia cattolica come campo di indagine e rappresentazione della società in tempo di pandemia.Abstract (english)
Covid-19 radically changed the way we live, both as individuals and as a society. The request for social distancing and the absence of a concrete human exchange made the digital experience even more important in our lives until it becomes a focal point for social proximity, depriving the community of one of its central cultural traits: corporeality. This paper aims to support the existing relationship between the common good and corporeality, analyzing the catholic liturgical practice. This environment points out the importance of an actual society that prioritizes the human being rather than technological advancement. It emphasizes that we can restore the original sense of the common good only if we rediscover our sense of closeness, preventing the machine from turning into a tool designed to solve any possible social lack.