M. Carniello, Economia e spirito nell’«era del mondo finito». Ripensare la crisi con Paul Valéry
Abstract
Con questo intervento s’intende esaminare l’espressione “crise de l’esprit” formulata dal poeta Paul Valéry (1871-1945) per indicare la situazione di crisi intellettuale percepita nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. Nonostante la differenza di contesto storico-politico, tale espressione può ancora guidare la riflessione sulle molteplici crisi che, a partire da quella economica, investono il presente e le società contemporanee. Può esistere un legame tra crisi economica e crisi intellettuale? Con grande lucidità, Valéry rileva la presenza di una crisi profonda e invisibile, radicata nel cuore dell’esprit europeo che, sorto tra le sponde del Mediterraneo, ha come simbolo il genio di Leonardo da Vinci, l’uomo universale. Grazie a questa maschera di grande fascino è possibile attraversare quei mutamenti che l’epoca moderna ha imposto alla vita dell’uomo e che hanno provocato radicali trasformazioni delle facoltà mentali tra cui la capacità di immaginare e prevedere l’avvenire. Si scopre così, dentro la crisi intellettuale, l’incombenza di un’inquietante “crisi dell’imprevisto”.Abstract (english)
This intervention will examine the expression “crise de l’esprit” put forward by the poet Paul Valéry (1871-1945) to indicate the intellectual crisis perceived during the period between the two world wars. In spite of the different historical and political context, this expression can still lead to think about the many crises that, starting from the economic one, involve our present and contemporary societies. May a link exist between economical crisis and intellectual crisis? With great mental clarity, Valéry detects the presence of a deep and invisible crisis, rooted in the heart of the European intellect which, arisen from the Mediterranean shores, is represented by the genius of Leonardo da Vinci, the “universal man”. Thanks to this fascinating mask, it’s possible to go through the changes imposed by modern times on human life and the changes that have caused radical transformations of mental faculties among which imagine and foresee the future. We discover, within the intellectual crisis, the impending task of disturbing the “crisis of the unexpected”.