M. Miegge, Religioni e capitalismo

Autore: | Rubrica: Questioni | 1.705 Visite No comments

Abstract

La completa alterazione dell’agire razionale si manifesta in figure estreme nell’odierno dominio del capitale finanziario. Collocandosi in una sorta di Empireo, le operazioni di questo capitale detto per l’appunto “volatile” si sottraggono ad ogni controllo pubblico, decurtando drasticamente le risorse fiscali degli Stati e gli investimenti produttivi nella economia “terrestre”. Emancipata dalle abituali costrizioni dello spazio e del tempo, l’azione si compie nell’istante. A sua volta l’agire politico non è più in grado di rivolgersi progettualmente al futuro. In questa crescente oscurità non è sufficiente invocare qualche supplemento di etica. La lotta in vista di un nuovo e sensato governo del tempo di vita e di attività individuale e sociale non sarà né breve né facile.

Abstract (english)

A deep distortion of rational conduct is shown today in the extreme patterns of dominance of financial capital. The transactions of this type of capital, labelled as “volatile”, are located in a sort of Empireus, free from any kind of public control thus undermining the States’ fiscal resources and the productive investments of “embedded” economy. Freed from the usual constraints of time and space, these capitals’ action takes place instantly, while politics are no more able to plan in view of a future. Given this growing loss of transparency, it is not sufficient anymore to claim some sort of supplement of ethics. The struggle towards a new meaningful governance of the life time and of individual and social action will be neither short nor easy.


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