Martina Zanetti, Towards An Unprejudiced Ethical Theory. Extending moral considerability to non-sentient natural beings after having recognized Singer’s and Williams’ positions as flawed by prejudice

Autore: | Rubrica: Ricerche | 397 Visite No comments

Abstract

Il presente saggio, dopo aver illustrato il dibattito tra Peter Singer e Bernard Williams sui temi dello specismo e del pregiudizio, contesterà le posizioni di Singer e Williams. L’applicazione da parte di Singer del principio dell’eguale considerazione degli interessi ai soli esseri senzienti sarà riconosciuta come un pregiudizio nel senso williamsiano del termine, cioè una tesi priva di ragioni giustificatrici. Singer che accusa Williams di specismo sarà a sua volta tacciato di sofferismo (sufferism) o senzienzismo (sentiencism), una posizione etica in cui la considerabilità morale si estende solo a coloro che sono senzienti e sono quindi capaci di soffrire. Allo stesso tempo, la visione di Williams secondo cui l'interesse umano dovrebbe essere messo al primo posto dal soggetto sarà essa stessa identificata come un pregiudizio. L’analisi destruens proposta mira a raccogliere suggerimenti preliminari riguardanti l’elaborazione di una teoria etica non viziata da pregiudizi che includa la considerabilità morale per gli esseri naturali non senzienti. Metodologicamente, le nozioni di “pregiudizio” e “teoria etica” di Williams saranno utilizzate come indicatori della validità dei pensieri etici considerati.

Abstract (english)

The present essay, after illustrating the debate between Peter Singer and Bernard Williams on the issues of speciesism and prejudice, will counter Singer’s and Williams’ positions. Singer’s application of the principle of equal consideration of interests only to sentient beings will be recognized as a prejudice in the Williamsian sense of the term, namely a thesis without justificatory reasons. Singer accusing Williams of speciesism will in turn be charged of sufferism or sentiencism, an ethical position in which moral considerability only extends to those who have sentience and are thus capable of suffering. At the same time, Williams’ theory that human interest should be placed first by humans will itself be identified as a prejudice. The proposed destruens analysis aims to draw together, in the conclusion, preliminary suggestions concerning the elaboration of an unprejudiced ethical theory including moral considerability for non-sentient natural beings. Methodologically, Williams’ notions of “prejudice” and “ethical theory” will be used as an indicator of the validity of the considered ethical thoughts.


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