Vanessa Regazzi, Ambiente e migrazioni: due fenomeni complessi. Riflessione sull’interrelazione delle cause e delle possibili soluzioni

Autore: | Rubrica: Questioni | 437 Visite No comments

Abstract

La riforma costituzionale del febbraio 2022 potrebbe svolgere un importante ruolo nei confronti della legislazione relativa ai migranti e ai rifugiati. Nel presente saggio, partendo da tali status, si presterà particolare attenzione alla lacuna normativa intorno ai migranti ambientali, categoria che più di ogni altra permette di comprendere le interconnessioni tra i fenomeni trattati. Si argomenterà che, ampliando lo sguardo nello spazio e nel tempo, è possibile concepire la persona migrante in modo alternativo alla narrazione comune, la quale risulta schiacciata sul presente e sulla regolazione. In questo modo, si sottovaluta non solo la complessità del fenomeno ma si delinea anche un quadro normativo disarticolato. Si rivela una priorità riuscire a mettere le persone in condizione di esercitare i propri diritti. In linea con questo, è fondamentale istituire dei meccanismi di garanzia. Si profilano due tipi di obblighi, uno legale e uno etico, concernenti sia la tutela dell’ambiente sia le migrazioni: il dovere di pensare e progettare il futuro con un approccio strutturale che permetta di assicurare nel futuro l’esistenza di un ambiente e di un’umanità degni di tale nome.

Abstract (english)

The constitutional reform adopted in February 2022 could play an important role for the legislation relating to migrants and refugees. In this essay, starting from these two conditions, particular attention will be paid to the regulatory gap around environmental migrants, a category that more than others allows us to understand the interconnections between the treated phenomena. It will be argued that, expanding the view in space and time, it is possible to conceive a migrant in an alternative way to the common narration, which is crushed on the present and on regulation. In this way, not only the complexity of the phenomenon is underestimated but also a disjointed regulatory framework is outlined. Putting people in a position to exercise their rights is a priority. In line with this, it is essential to set up specific guarantee mechanisms. Two types of obligations arise, one legal and one ethical, concerning both the protection of the environment and migration: the duty to think and plan the future with a structural approach that makes it possible to ensure the existence of an environment and a humanity worthy of the name.


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