Rubrica: Questioni
V. Frigeni, Agamben e il perturbante
Attraverso una lettura puntuale di Stanze (1977), l’articolo analizza come la concettualizzazione del perturbante formulata da Agamben sia resa possibile e si sviluppi parallelamente alla sua riflessione sul linguaggio. In particolare, entro il pensiero di Agamben, il perturbante si configura quale modalità di significazione che offre una potenziale via d’uscita…
A. Di Chiro, Figure del pensiero agambeniano. Bartleby, potenza, contingenza, irreparabile
Scopo di questo lavoro è mostrare come il personaggio di Bartleby, il protagonista del racconto di Melville, sia una figura paradigmatica del pensiero di Giorgio Agamben in quanto racchiude e disvela temi e concetti fondamentali della sua riflessione. A tal proposito, sosterremo che Bartleby è, da un lato, la chiave…
V. Vozzo, La nuda vita della tana. Una riflessione sul dispositivo etico in Giorgio Agamben a partire da Kafka
L’obiettivo di questo contributo è proporre una riflessione circa il concetto di ēthos a partire dalla lettura agambeniana del racconto di Franz Kafka La Tana, con particolare riferimento ai concetti di “inoperosità” e di “impotenzialità”. Da questa lettura emerge come l’ēthos inteso come “dimora” sia in realtà una “tana”, la…
S. Spina, Per un’etica e una politica destituenti. La questione del gesto nel pensiero di Giorgio Agamben
Lo scopo del mio saggio è di analizzare la questione del gesto nel pensiero di Giorgio Agamben. Seguendo il percorso dell’autore mostrerò come l’idea di gesto, che emerge dalle sue pagine, sia strettamente connessa alla possibilità di proporre una declinazione altra, rispetto alla tradizione occidentale, della politica e dell’etica. Nella…
A. Carrieri, Ritorno al Paradiso. Considerazioni sul Giardino come allegoria politica a partire da Giorgio Agamben
Il presente saggio intende approfondire il rapporto tra Eden e giardini terrestri e, più in generale, quello tra potere e giardino, a partire da alcune delle tesi enunciate da Giorgio Agamben in Il Regno e il Giardino. L’intento è quello di dimostrare che, a differenza di quanto egli sostiene, il…
D. Napoli, Memoria, storia e rappresentazione. L’enigma del passato
L’articolo si propone da un lato di mostrare l’importanza, per la storiografia, della riflessione sulla memoria in relazione al più traumatico evento del XX secolo, la Shoah; dall’altro, attraverso l’analisi dei lavori di storici come Friedländer e Hilberg e di filosofi come Ricœur, cerca di mettere in evidenza le difficoltà…
G. Lingua, Scuse di stato e altre richieste di perdono storico. Problemi e promesse della riconciliazione delle memorie
Negli ultimi decenni si sono moltiplicate le richieste di perdono da parte di istituzioni (stati e chiese in particolare) per i propri crimini collettivi passati. Il presente saggio analizza da un punto di vista filosofico il senso di questa attitudine nei confronti della memoria e dei suoi effetti politici. A…
J. A. Barash, La memoria collettiva e la configurazione dello spazio pubblico nell’epoca dei mass media
Nelle sue diverse manifestazioni all’interno delle nostre società di massa contemporanee, a partire da circa un secolo e mezzo, il campo pubblico ha subito una serie di trasformazioni fondamentali, che corrispondono alle metamorfosi dei mass media che costituiscono la fonte principale di comunicazione pubblica. Questo articolo ha per oggetto la…
G. Sergi, Politicità degli stereotipi sul medioevo: tra propaganda e luoghi comuni
Il medioevo è il periodo storico su cui si raccontano più luoghi comuni, perché è esso stesso un luogo comune. I risultati della ricerca professionale non arrivano alla cultura diffusa perché il vecchio medioevo immaginario è comodo così com’è, sia per pigrizia sia per calcolo politico. Ad alti livelli si…
P. Montani, Empowerment tecnico e assunzione di responsabilità. Verso un’etica del digitale
Il rapporto dell’essere umano con la tecnica può essere osservato sotto tre diversi profili. 1. Come correzione e/o integrazione; 2. Come delega e/o esonero; 3. Come una proiezione del corpo umano fuori di sé, grazie alla quale esso ricava da ciò in cui si prolunga e si esternalizza competenze di…
A.G. Biuso, Corporeità, sicurezza e potere in Internet
L’intelligenza è sempre del corpo. Uno dei limiti fondamentali di Internet è dunque la pura virtualità, il potere degli algoritmi, la sostituzione dello spessore complesso e carnale delle relazioni con il dato numerico e quantitativo. È dall’illusione che il mondo possa diventare digitale che nascono anche i gravi problemi di…
A. De Cesaris, Quale etica per il digitale? Note sulle condizioni formali dell’agire pratico nelle nuove società ipertecnologiche
Il saggio offre un’analisi delle diverse modalità con cui, nel dibattito contemporaneo, si affronta il nesso tra tecnologia ed etica. Più che sui problemi etici specifici, dunque, il saggio si concentra sui diversi modi di concepire il ruolo della filosofia, e in particolare della filosofia pratica, di fronte alla cosiddetta…
G. Ziccardi, Il contrasto dell’odio online: possibili rimedi
Ipotizzare una strategia di contrasto per l’odio online non è certo facile. Le uniche tre armi che gli Stati hanno – l’educazione degli utenti/cittadini, un uso efficace dello strumento giuridico e l’utilizzo della tecnologia stessa per mappare e bloccare contenuti d’odio in maniera automatizzata – non sono di facile gestione.…
D. Sisto, Digital Death. Le trasformazioni digitali della morte e del lutto
Il presente saggio intende riassumere brevemente le principali caratteristiche della cosiddetta Digital Death. L’intento del saggio è quello di fare un riassunto delle più importanti trasformazioni digitali in corso che riguardano il fine vita, l’immortalità, l’elaborazione del lutto e la memoria. Pertanto, il saggio descrive le caratteristiche dei cosiddetti “spettri…
S. Triberti, C. de Pasquale, G. Riva, I Mondi Virtuali e i Criteri Multipli: Il Problema Morale nei Videogiochi Massivi
I mondi virtuali e i videogiochi massivi permettono agli utenti di sviluppare relazioni complesse, per quanto all’interno di ambienti virtuali e mediate da avatar. Tale scenario comporta interessanti sfide per la trattazione scientifica e filosofica della moralità. Il contributo presente esplora la moralità in quanto importante oggetto di studio emerso…
M. Balistreri, “Uccidere” e “stuprare bambini” ai videogiochi: considerazioni morali sul dilemma del giocatore
Perché “stuprare” bambini la videogioco ci sembra più grave che “uccidere” al videogioco? Uccidere ad un videogioco è qualcosa di molto diverso dall’uccidere nel mondo reale: i videogiochi possono essere molto “violenti” e possono anche prevedere azioni virtuali molto crudeli nei confronti dei personaggi rappresentati: possiamo ucciderli investendoli, sparandogli o…
J.-C. Merle, Il male in un mondo senza Dio
La questione del male, e in particolare dell’apparente inevitabilità del conflitto e della violenza, interroga profondamente l’uomo credente come quello non credente. Di fronte a tale sfida, il monoteismo cristiano ha sottolineato la distanza radicale fra Dio e il male, ma ha anche suggerito come in diversi modi Dio abbia…
R. Lázaro, Violenza dentro e contro la religione. La libertà religiosa nella società contemporanea
Non mancano gli studi sulla “violenza religiosa”. Tuttavia, la violenza non è di per sé religiosa se non in quanto umana; di conseguenza, può essere sofferta o esercitata in diversi ambiti della condotta umana, inclusa anche quella religiosa, ma non esclusivamente in essa. La violenza non è monopolio della religione:…